Tradizioni natalizie: chi porta i regali di Natale ai bambini nel mondo?

Già da fine novembre le strade, nei paesi e in città, si riempiono di luci di Natale. Iniziamo a decorare i balconi, addobbare l’alberoscrivere letterine con liste di doni desiderati, preparare presepe e calendario dell’avvento, pensare al menù di Natale... e, quest’annoa ragionare anche sulle particolari modalità di svolgimento delle riunioni familiari. Le tradizioni natalizie a noi così familiari incredibilmente non hanno quasi nulla in comune con quelle di altre parti del mondo. Nella maggior parte dei paesi il giorno di Natale si festeggia il 25 dicembre ma in alcuni luoghi si celebra una ricorrenza simile in date diverse.  

Come si festeggia il Natale nel resto del mondo? A ogni paese la propria tradizione 

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In Australia, per esempio, il bianco Natale è un concetto sconosciuto: come nella quasi totalità dell’emisfero meridionale, questa ricorrenza viene festeggiata con picnic all’aria aperta a maniche corte. In molti luoghi è Babbo Natale a occuparsi dei regali, mentre in altri è compito dei Re Magi o di altri personaggi dell’immaginario comune. Nonostante tutte queste differenze, vi sono alcune consuetudini che accomunano milioni di persone in tutto il mondo. Intonare canzoni natalizie, per esempio, è un’usanza tradizionale in molti luoghi. Nel Regno Unito, si usa ancora cantare le Christmas Carols davanti alle porte delle abitazioni in cambio di una piccola strenna, ovvero di un regalo. Nel post di oggi vedremo alcune delle tradizioni natalizie più curiose e scopriremo come festeggiano il Natale i bambini in varie parti del mondo e chi porta loro i regali. Sicuramente, l’attuale situazione di pandemia porterà a modificare alcune di queste tradizioni... vediamo quali! 

Indice: Tradizioni natalizie e regali di Natale nei diversi paesi 

Tradizioni e regali di Natale in Messico: i Re Magi 

In Messico nove giorni prima di Natale si celebrano le Posadas, ricorrenza che ricorda la ricerca da parte di Maria e Giuseppe di un posto in cui trascorrere la notte e in cui far nascere il bambino Gesù. Tutti sfilano in corteo per le strade, ballando e cantando. 

Indubbiamenteuna delle usanze messicane più attese da ogni bambino è quella della pignatta. Si tratta di un recipiente fatto di fango o di cartone a forma di stella a sette punte, a simboleggiare i sette peccati capitali: i bambini devono cercare di colpire le pignatte a occhi bendati, per ottenere i dolci e regalini racchiusi al loro interno. In Messico, il pomeriggio del giorno della Befana si usa mangiare la “rosca”, una ciambella fatta con farina, uova e frutta candita: mentre la assaporano, i bambini scartano i regali provenienti dal lontano oriente, portati dai Re Magi: Melchiorre, Gaspare e Baldassarre. 

Chi porta i regali di Natale in Russia?  Ded Moroz 

In Russia non è Santa Claus a portare i regali,  tantomeno sono i Re Magi. A occuparsene, con l’arrivo dell’anno nuovo, è Ded Morozanche detto Nonno Gelo.  Questo personaggio non si cala dal camino ma suona alla porta di ogni casa accompagnato dalla nipote Snegurochka. Sebbene Ded Moroz indossi abiti rossi e sfoggi una barba bianca molto simile a quella di Santa Claus, è di aspetto snello e forte: con sé porta un bastone con cui può congelare chiunque abbia intenzione di rovinare le feste. La tradizione vuole che si accendano le luci dell’albero di Natale alla vigilia del nuovo anno per invitare Ded Moroz e Snegurochka. 

La Russia è uno di quei paesi in cui le feste di Natale sono simili a quelle di altre parti del mondo, sebbene si celebrino in giorni diversi. In base al calendario gregoriano in Russia il 25 dicembre è un giorno del tutto normale: la Vigilia di Natale si festeggia infatti il 7 gennaio.  

Tradizioni e regali di Natale negli Stati Uniti: Santa Claus 

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Negli Stati Uniti il giorno del Ringraziamento, chiamato Thanksgiving, si festeggia il quarto giovedì di novembre e segna l’inizio delle feste natalizie. Per prima cosa bisogna occuparsi delle decorazioni: si va a comprare un abete naturale e lo si addobba in famiglia, ascoltando canzoni natalizie e mangiando dolci. Si tratta di una delle più consolidate tradizioni natalizie degli Stati Uniti. Di solito, l’albero si colloca vicino al camino, dal quale scenderà Santa Claus la notte del 24 dicembre. 

Il giorno dopo aver allestito l’albero, fa la sua comparsa l’Elf on the Shelf, una delle tradizioni più divertenti e amate dai bambini statunitensi. Il famoso elfo appare in un luogo a sorpresa della casa per tenere d’occhio i bambini e riferire a Santa Claus se si sono comportati bene. Ogni notte, mentre tutti dormono, l’elfo cambia luogo di appostamento e il mattino successivo i bambini devono cercarlo di nuovo. A volte l’elfo fa cose bizzarre, appare in posizioni divertenti o lascia dei commenti destinati ai bambini. Quando Santa Claus fa la sua comparsa, il 24 dicembre, trova appesa al camino una calza per ogni membro della famiglia e la riempie con dolci e piccoli regali.  

Tradizioni e regali di Natale in Francia: Père Noël 

In Francia il Natale è sinonimo di mercatini natalizi. Sono presenti in tutto il paese e vi si trovano prodotti artigianali e decorazioni natalizie per tutti i gusti. Quelli più grandi e spettacolari sono a Parigi, nel Giardino delle Tuileries, in cui viene allestita anche una pista di pattinaggio su ghiaccio.  Quest’anno, a causa della pandemia, a Parigi non si potranno fare i mercatini, ma le luci a illuminare gli Champs Elysées non mancano di certo! 

I francesi sono amanti della buona cucina, per cui il cibo ha una grande importanza durante i festeggiamenti natalizi. Il dessert tradizionale francese in questa ricorrenza è il Buche de Noël, un tronchetto di Natale farcito al cioccolato. Ma chi porta i regali di Natale in Francia? Sebbene i bambini attendano con impazienza l’arrivo di Père Noëlnella notte fra il 24 e il 25 dicembresi festeggia anche l’Epifania con la tradizionale Galette des Rois, un dolce a base di pasta sfoglia.  

Chi porta i regali di Natale in Norvegia? Julenissen 

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In Norvegia è Julenissen a portare i regali di Natale ai bambini. Si tratta di un folletto molto facile da identificare: indossa un berretto rosso e ha una lunga barba bianca. Per ricevere tanti regali le famiglie norvegesi preparano per il folletto un brodo caldo, della birra e delle cialde dolci, chiamate gaufre. È anche usanza lasciare dei dolci per gli altri folletti, chiamati a lavorare così alacremente durante le feste natalizie. Sebbene anche in Norvegia la notte del 24 dicembre sia la più importante, il 23 si festeggia la piccola vigiliaSi decora l’albero in famiglia, costruendo anche delle casette con i biscotti allo zenzero. 

Il 13 dicembre, il giorno di Santa Lucia, è inoltre una ricorrenza importante nel calendario norvegese.  Le bambine, vestite di bianco come la Santa, sfilano in processione portando una candela, offrendo dolci e bevande calde ai propri familiari.  

Perché il Natale è così importante per i bambini? 

Le feste natalizie sono giorni di grande gioia ed entusiasmo per tutta la famiglia. È il momento ideale per trascorrere del tempo con le persone che più amiamo. Quest’anno molte famiglie in tutto il mondo trascorreranno un Natale “particolare” a causa della pandemia: tuttavia, potrà essere un’occasione per reinventare e riadattare il Natale, per ritrovare valori come la solidarietà o la generosità e per riscoprire tradizioni della nostra cultura dimenticate da tempo. Lo spirito natalizio è fondamentale per i più piccoli: per loro è di grande conforto e contribuisce enormemente allo sviluppo emotivo. 

Inoltre, per i bambini il Natale è un momento magico in cui tutto è possibile. Vi sono tantissimi racconti di Natale che parlano di quella indescrivibile sensazione di gioia data dalla magia del Natale. E voi? Sapete già chi porterà i regali di Natale ai vostri bambini? 

Ovunque vi troviate e in qualunque modo vogliate festeggiare, vi auguriamo Buone Feste e Merry Christmas! 

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Lo sapevi che... 

Nelle Filippine si festeggia il Natale più lungo del mondo. Dura ben cinque mesi! A settembre si iniziano ad addobbare le strade e i festeggiamenti terminano solo la prima domenica di gennaio.  

 

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