Le altre fasi del metodo Kids&Us

Sono quasi vent’anni che ci siamo imbarcati in questa meravigliosa follia di insegnare l’inglese ai bambini in modo nuovo e rivoluzionario, con una metodologia strutturata in cinque passaggi fondamentali: ascoltare, comprendere, parlare, leggere e scrivere. In questi due decenni abbiamo visto alcuni dei nostri teachers superare qualsiasi difficoltà incontrata, diventando coordinatori delle scuole, direttori o, addirittura, affiliati. Altri ancora hanno ci hanno offerto la loro esperienza e le loro conoscenze professionali unendosi alla squadra della nostra Sede centrale di Manresa, vicino Barcellona.

Ci sentiamo pieni di orgoglio quando i genitori dei nostri studenti, innamorati del metodo e convinti della sua efficacia, decidono di lanciarsi ad aprire la propria scuola Kids&Us. Per noi è un piacere enorme poterli accompagnare nella loro decisione sino a trasformarla in realtà. Alcuni sono addirittura riusciti a diventare multiaffiliati, con più scuole.

Ciò a cui non siamo molto abituati, è avere ex-studenti di Kids&Us tra i nostri colleghi della Centrale, ed è proprio questo che è appena accaduto. E così: una persona che ha studiato nelle aule di Kids&Us, che è cresciuta e ha imparato l’inglese con il metodo Natural English, ha deciso di fare un ulteriore passo e si è unita alla squadra che contribuisce ogni giorno a far crescere questo sogno.

Dalle aule di Kids&Us Manresa alla Sede centrale

Domanda: Benvenuta a Kids&Us, Alba. Inizia qui il tuo periodo nella Sede centrale e una carriera che speriamo sarà lunga e di successo. Sei la prima professionista della Centrale che è stata anche nostra studentessa; che ne pensi?

Risposta: Beh, all'inizio non ci avevo neanche pensato, però, in effetti, messa così è una cosa grande. È come chiudere un cerchio e ne sono molto felice.

D: Ti saresti mai immaginata di lavorare per Kids&Us?

R: Onestamente no. Quando non sei nel mondo del lavoro, in effetti, a queste cose neanche ci pensi. Adesso invece, dato che ho vissuto il metodo fin da piccola, lo sento più vicino: mi sembra di essere da sempre parte di questo progetto, nonostante sia qui solo da poco.

D: Lavori nella Sede Centrale da qualche settimana ormai; cosa provi a far parte della squadra che ha elaborato le esperienze che hai vissuto tu stessa da bambina e da adolescente come studentessa? C’è qualcosa che ti ha sorpreso?

R: Ora mi sento parte di un progetto che ho già vissuto, ma in un modo diverso, e mi sorprende il mio modo di rapportarmi a esso, perché anche se sono qui solo da qualche settimana, mi sembra di essere qui da una vita intera.
Credo fermamente in questo progetto, non solo per ciò che riguarda l’apprendimento dell’inglese, ma anche perché lo ricordo come un momento molto bello della mia vita. Quando penso a Kids&Us, quasi tutti i ricordi che riaffiorano sono belli. Dico quasi tutti perché c’è sempre qualche eccezione. Mi riferisco all’adolescenza, che con quella sua svogliatezza tipica ti porta a distrarti in classe o a non voler neanche andare a lezione!

D: Parlando di ricordi, come hai vissuto il tuo periodo come studentessa di Kids&Us?

R: Ricordo di essermi divertita moltissimo, di aver imparato un sacco e di che ritornavo a casa, da bambina, cantando le canzoni. Quando da piccoli si vivono belle esperienze, queste poi rimangono con te nel tempo. E questa è stata un’esperienza davvero bella, io le mie compagne di classe siamo rimaste molto amiche. Sono stata una delle prime generazioni, ho iniziato a 4 o 5 anni, ho addirittura fatto alcune lezioni con Natàlia Perarnau! Ho seguito fino a Teens 3, poi ho lasciato Kids&Us per andare a fare il triennio delle superiori in Irlanda.

D: Quindi hai fatto lezione con Natàlia. Che ricordi ti ha lasciato?

R: Quando l’ho avuta come insegnante ero molto piccola, ma ricordo di averla vista dopo nei corridoi di Kids&Us Manresa, organizzando e accompagnando i bambini della scuola, o nel suo ufficio, accanto l’ingresso. Tra quei bambini c’eravamo anche io e Laia Serracanta (la figlia di Natàlia), eravamo compagne di classe. Mi ricordo che avevamo un bel rapporto. È sorprendente, dopo tanti anni, sentire ancora oggi quelle sensazioni e quelle esperienze così presenti; come se fossero due o tre sequenze di uno stesso film.

D: Pensi che Natàlia si ricordi di te?

R: Io penso di sì. Lei e mia madre parlavano spesso e poi il fatto che io e Laia eravamo nello stesso gruppo, e che fossimo le prime a seguire il metodo, ha reso l’ambiente davvero molto famigliare. In classe eravamo in pochi e c’era un ottimo rapporto tra le famiglie e Natàlia, e io credo proprio che lei si ricordi!

D: La tua famiglia si è affidata a Kids&Us e ha accolto una metodologia di insegnamento dell’inglese totalmente diversa da quella dell’epoca. Hanno fatto un po’ un salto nel buio insieme a Natàlia. Ti saresti immaginata che Kids&Us diventasse ciò che è oggi?

R: A quel tempo i miei genitori desideravano che io crescessi giocando e imparando, in questo caso l’inglese, in modo diverso: divertirsi imparando e imparare divertendosi. Quello che davvero non immaginavo è che avrebbe potuto diventare così grande. Mi ha piacevolmente sorpreso vedere il modo in cui Kids&Us sta crescendo, e anche di aver partecipato io stessa ai suoi inizi: eravamo in cinque in classe, con Natàlia come insegnante e sua figlia tra gli studenti. Ora è un progetto che cresce ogni giorno e raggiunge tantissimi bambini.

D: Raccomanderesti Kids&Us alle famiglie che desiderano che i loro figli imparino l’inglese?

R: Sicuramente sì! La mia famiglia ha creduto nel metodo Kids&Us dal primissimo momento, perché non si usavano libri di testo per bambini così piccoli, perché si imparava giocando e cantando e tanto altro. Credo in un’istruzione basata su divertimento e gioco. Il metodo Kids&Us crea una storia e i bambini crescono e imparano con dei personaggi, con i quali finiscono per identificarsi. Credo molto in questo progetto e lo raccomando assolutamente.

D: Per finire vogliamo chiederti un consiglio: cosa credi che non si debba mai perdere di vista nel nostro lavoro quotidiano alla Sede centrale di Kids&Us, per continuare a offrire un metodo di insegnamento di qualità?

R: Penso che non si debbano perdere di vista gli inizi. Tutti dovremmo poter vivere un giorno nel Kids&Us di quando Quim e Natàlia gestivano la scuola di Manresa, sentire com’era il progetto a quel tempo e rendersi conto che tutto ciò che la Centrale fa ogni giorno è fatto per seguire quel percorso: garantire l’apprendimento in un ambiente famigliare e di fiducia.
Per questo, quello che suggerisco è di non perdere di vista il perché di ciò che facciamo. Sapere che tutto questo lavoro è ben fatto potrà aiutare gli studenti a provare ciò che io provo e conservare ricordi altrettanto belli del loro periodo a Kids&Us.

Il nostro impegno per l’istruzione

Noi di Kids&Us ci impegniamo, fin dal primo giorno, a insegnare l’inglese ai bambini con il miglior metodo possibile, ma non ci limitiamo a questo: la nostra responsabilità va molto più in là. Sappiamo di star formando gli adulti del futuro, insegnando una nuova lingua, ma anche valori come l’empatia, l’impegno e il lavoro, e in quanto insegnanti dobbiamo essere capaci di liberare tutto il potenziale individuale dei nostri studenti e incoraggiarli nel cammino che loro sceglieranno, con strumenti che permettano loro di diventare tutto ciò che desiderano. Alba Tomasa è stata una delle nostre prime studentesse e ci riempie di gioia vedere che la sua strada e quella di Kids&Us si incrociano nuovamente, questa volta per lavorare insieme nella Sede Centrale. Parlare con lei è la dimostrazione di quanto sia prezioso quello che facciamo ogni giorno.

Benvenuta Alba, in questo grande progetto, e speriamo che tanti altri seguano i tuoi passi!

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