Come spiegare la Giornata internazionale della Donna ai bambini

Come ogni anno, il prossimo 8 marzo ricorre la Festa della Donna, una giornata dedicata alle donne in tutto il mondo. Oggi vogliamo ricordare insieme come nasce questa festa e condividere degli spunti per fare in modo che questa ricorrenza diventi l’occasione per iniziare a parlare di questioni di genere con i nostri figli attraverso degli esempi concreti, in un’ottica di educazione positiva.

Facciamo quindi, innanzitutto, un passo indietro: perché l’8 marzo si festeggiano le donne? Probabilmente conoscete già la storia dell’incendio avvenuto in una fabbrica di New York nel 1911: in quell’occasione oltre 100 operaie persero la vita. Eppure, non è esattamente questo il motivo per cui l’8 marzo si festeggiano le donne. Scopriamo insieme perché!

Indice dei contenuti

  • Perché si festeggia la Giornata internazionale della donna?
  • Attività per spiegare la Giornata internazionale della donna ai bambini
    - Lavori da donna e lavori da uomo? Impariamo i mestieri!
    - Usiamo i social network per diffondere messaggi positivi: sfida di selfie
  • Facciamo conoscere ai nostri figli le donne che hanno fatto la storia!
    - 6 donne famose impegnate nella promozione dell'educazione

Perché si festeggia la Giornata internazionale della donna?

Concedeteci una precisazione: nonostante l’uso ormai consolidato dell’espressione “festa”, più che di una festa parliamo di una vera e propria Giornata internazionale della donna, che ha come scopi principali:

  • celebrare i successi delle donne;
  • sensibilizzare le persone sulle disparità di genere;
  • promuovere l’uguaglianza tra uomini e donne in ogni ambito.

Questa Giornata venne istituita all’inizio del secolo scorso, nel 1911, quando molte donne lottavano ancora per ottenere il diritto di voto. Solo nel 1975 le Nazioni Unite scelsero di celebrare le donne l’8 marzo e, due anni dopo, istituirono la Giornata delle Nazioni Unite per i diritti della donna. Nonostante i successi raggiunti a livello internazionale negli ultimi 40 anni, c’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere l’uguaglianza di genere e sensibilizzare l’opinione pubblica su quest’argomento.

Attività per spiegare la Giornata internazionale della donna ai bambini

Attività per spiegare la Giornata internazionale della donna ai bambini

Lavori da donna e lavori da uomo? Impariamo i mestieri!

È il linguaggio, prima ancora che le nostre azioni, lo specchio del nostro modo di pensare e vedere il mondo. Per questo è importante abituare i nostri figli fin da piccoli a usare le parole in modo da evitare ogni tipo di discriminazione.

Possiamo farlo mentre cogliamo l’occasione per imparare l’inglese! Iniziamo, per esempio, dalle professioni. Se i vostri figli conoscono già l’inglese, potete far loro scrivere una lista di mestieri e delle frasi sui compiti di ciascuno di essi. Ecco qualche esempio.

Astronaut
Astronauts go to space to learn more about what is beyond our planet.

Doctor
Doctors look after sick people.

Police Officer
Police officers help keep people in their communities safe.

Scientist
Scientists are very curious people who like to solve problems doing experiments.

Journalist
Journalists report to their audience the latest news stories, interview people and research the topics they cover.

Teacher
Teachers help you find the answer to any question and learn different things.

Oltre a imparare nuovi vocaboli, sarà l’occasione giusta per spiegare ai bambini che si tratta di compiti che possono essere svolti indifferentemente da donne o uomini e che non esiste una differenza tra “lavori da donna” e “lavori da uomo”. Con i bambini più piccoli potete usare dei disegni: vanno bene anche semplici figure ritagliate da giornali o riviste.

Usiamo i social network per diffondere messaggi positivi: sfida di selfie

Ai ragazzi più grandi, che magari iniziano a muovere i loro primi passi sui social network, potrebbe interessare una sfida di selfie. Sì, avete capito bene: quello che a voi può sembrare infantile, può rivelarsi, invece, un ottimo modo per comunicare e spiegare concetti importanti. Come sempre, suggeriamo di lanciare una challenge in inglese: i vostri figli impareranno nuove parole, miglioreranno la loro conoscenza della grammatica e potranno interagire con una platea di altri follower provenienti da tutto il mondo. Chiedete loro di:

  • preparare dei cartelli sui quali scrivere una frase che testimoni il loro impegno per promuovere l’uguaglianza tra donne e uomini;
  • scattarsi un selfie in cui il cartello sia ben visibile;
  • scegliere un hashtag e postare la foto sui social.

Facciamo conoscere ai nostri figli le donne che hanno fatto la storia!

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Insegniamo ai nostri figli che ci sono state donne che hanno compiuto imprese straordinarie in ogni ambito, anche in settori tradizionalmente considerati “da uomini”. Ecco qualche esempio: Marie Curie e Rosalind Franklin per la chimica, Ada Lovelace per la matematica, Amelia Earhart per l’aviazione.

Citare tutte le donne che hanno lasciato un’impronta nella nostra società è davvero impossibile! Da parte nostra, desideriamo presentarvi meglio 6 donne che si sono distinte particolarmente nell’ambito dell’educazione.

4 scienziate che hanno fatto la storia

La storia è piena di donne che hanno contribuito alle grandi scoperte scientifiche, ma spesso i loro nomi sono stati oscurati dai loro colleghi uomini, nonostante esse abbiano dovuto affrontare molti più ostacoli di loro per condurre le loro ricerche. Sapevi che le scienziate dell’Osservatorio dell’Università di Harvard non avevano accesso ai telescopi? E, nonostante ciò, riuscirono a mappare l’universo e a cambiare l’astronomia. Come loro, anche molte altre donne sono rimaste sconosciute, ma oggi ricorderemo cinque scienziate che hanno fatto la storia.

Marie Sklodowska (Polonia, 1867 - Francia, 1934)
Più nota como Marie Curie, sicuramente lei è la grande eccezione alla scarsa attenzione che la storia ha riservato alle scienziate. È stata la prima donna a vincere un premio Nobel e anche la prima persona a vincerne due. Nel 1911 ricevette il Nobel per la Chimica per la scoperta degli elementi radio e polonio, e anni prima aveva condiviso il Premio Nobel per la fisica con suo marito, Pierre Curie, e con Henry Becquerel. Marie Curie nacque in Polonia, ma lasciò presto il suo paese perché lì le donne non avevano accesso all’istruzione superiore. Si trasferì in Francia per poter studiare alla Sorbona di Parigi e, nonostante fosse divenuta la prima cattedratica dell’Università, lo stesso anno in cui vinse il Nobel le venne rifiutato l’ingresso all’Accademia francese delle scienze.

Jane Goodall (Regno Unito, 1934)
È una delle primatologhe più stimate di tutti i tempi. Ha dedicato la sua vita alla difesa degli animali e in particolare allo studio dei primati. All’età di 26 anni si recò in Tanganica (l’attuale Tanzania) per osservare gli scimpanzè e iniziò uno degli studi sul campo sugli animali in libertà più vasti della storia. Jane Goodall si introdusse nell’habitat degli scimpanzè per studiarli da vicino, comprendere come vivono e come si relazionano tra loro. Fu così che, negli anni ’60, scoprì che gli scimpanzè fabbricano e utilizzano utensili, scoperta che le valse fama internazionale.

Hedy Lamarr (Austria, 1914 - Stati Uniti, 2000)
Fu attrice cinematografica, ingegnera delle telecomunicazioni e inventrice. Il suo lavoro nel campo delle comunicazioni non cablate ha posto le basi del moderno WiFi, delle reti cellulari e dei dispositivi Bluetooth. Per fuggire da suo marito, Fritz Mandl, si trasferì negli Stati Uniti rendendosi disponibile a collaborare con gli alleati durante la Seconda Guerra mondiale. Sebbene le venisse rifiutato l’accesso al Consiglio nazionale degli inventori, Hedy Lamarr e il compositore George Antheil svilupparono un sistema di guida dei siluri più affidabile dei segnali radio utilizzati dalla marina, i quali invece erano molto più facili da disturbare e quindi da rendere inutilizzabili. Questa scoperta fu fondamentale per lo sviluppo della tecnologia detta di spettro espanso, presente in molti degli apparecchi elettronici che utilizziamo oggi.

Rosalind Franklin (Regno Unito, 1920 - 1958)
Nonostante fosse stata lei a scattare la celebre Foto 51 che confermò la forma elicoidale del DNA, furono i suoi colleghi uomini a prendersene il merito. Fu grazie alle sue scoperte che James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins vinsero il Nobel per la medicina nel 1962. Per potersi dedicare alla scienza, Rosalind Franklin aveva dovuto superare molti ostacoli. Nonostante l’opposizione di suo padre, riuscì lo stesso a studiare. Ottenne un dottorato presso l’Università di Cambridge, partecipò a numerosi gruppi di ricerca e il suo lavoro sulla struttura dei virus servì da base per il lavoro che successivamente permise ad Aaron Klug di vincere il Nobel per la Chimica nel 1982.

6 donne famose impegnate nella promozione dell'educazione

L’istruzione è lo strumento che ci apre le porte dell’uguaglianza e della libertà. Per questo l’istruzione gratuita è di qualità è uno dei diritti di tutti i bambini e di tutte le bambine, perché senza istruzione non ci sono opportunità né capacità di analisi critica. L’istruzione ci aiuta a capire come funziona il mondo e tutto ciò che esso offre. Come debba essere l’istruzione per i bambini e per le bambine è stato tema di grandi discussioni nella storia, ma ci sono alcune donne che hanno segnato un prima e un dopo nel campo dell’istruzione, perché hanno stabilito le basi per un sistema educativo rispettoso dei più piccoli. Vi invitiamo a conoscerle!

Maria Montessori (Italia, 1870 - Países Bajos, 1952)
Creatrice del metodo educativo che porta il suo nome, Maria Montessori ha sempre creduto che “ogni aiuto non necessario è un ostacolo allo sviluppo”. Il metodo montessoriano si basa sull’importanza centrale del gioco nell’educazione della prima infanzia allo scopo di liberare il potenziale di sviluppo personale di ogni bambino in un ambiente strutturato.

Concepción Arenal (España, 1820 - 1893)
Figura forse poco conosciuta in Italia, Concepción Arenal ha giocato un ruolo chiave nell'educazione delle donne. Per poter studiare all’università si è dovuta fingere uomo, creando un precedente nella storia delle università spagnole. Per questo, ha deciso di dedicare parte della sua vita a cambiare i metodi di istruzione delle donne.

Rosa e Carolina Agazzi (Italia, 1866 - 1952; Italia, 1870 - 1945)
Due insegnanti e pedagogiste che hanno rivoluzionato l’educazione della prima infanzia, dalla nascita ai 6 anni. Lavorando con bambini piccoli, Rosa e Carolina Agazzi hanno potuto constatare in prima persona quanto l’apprendimento debba essere il più libero possibile anche all’interno dell’istituzione scolastica.

María de Maeztu (España, 1871 - Argentina, 1948)
È stata la fondatrice di una residenza universitaria per donne che volevano essere più che semplici mogli, madri e casalinghe. María de Maeztu ha contribuito, inoltre, alla stesura di diverse leggi sull’educazione aiutando le donne a ottenere un’istruzione.

Natàlia Perarnau
Last but not least, non potevamo non includere in questa lista la fondatrice del metodo Kids&Us. Natàlia Perarnau è una donna intraprendente che ha superato i tradizionali schemi legati all’apprendimento della lingua inglese, sviluppando e implementando una propria metodologia che oggi è utilizzata da migliaia gli studenti in tutto il mondo per imparano l'inglese nelle scuole Kids&Us.

Con degli esempi positivi come questi, siamo certi che riuscire a far comprendere ai vostri figli l’importanza di questa giornata sarà interessante e molto istruttivo!

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