Bambini e diversità culturale: giochi e attività per l’infanzia

Rispettare le differenze, valorizzare la diversità. Nel mondo attuale, sempre più aperto e interconnesso, è molto importante aiutare i nostri bambini ad apprezzare la ricchezza multiculturale.

L’importanza di imparare un’altra lingua

Per i nostri figli imparare l’inglese non significa soltanto poter accedere ad un’educazione di livello superiore o ad un lavoro migliore.

La conoscenza di una nuova lingua rappresenta una chiave universale per accedere senza alcun intermediario a nuove culture e a nuovi modi di intendere il mondo. Stiamo facendo capire loro che esistono altri linguaggi, altre realtà, altri modi di essere e di pensare. È un regalo che li accompagnerà per tutta la vita.

 

Diversità culturale nei paesi anglofoni

Nel mondo vi sono circa 400 milioni di persone anglofone. Ovviamente, non tutte sono accomunate dalla medesima cultura.

La Gran Bretagna e gli Stati Uniti sono le nazioni in cui si concentra la maggior parte di anglofoni, seguite da Canada e Australia.

L’inglese è anche la lingua ufficiale di paesi estremamente eterogenei come l’India, il Pakistan, Singapore o le Filippine nel continente asiatico; il Sudafrica, la Nigeria o il Camerun per citarne alcuni del continente africano; la Giamaica, le Barbados, Trinidad e Tobago nell’area caraibica...

Vi sono innumerevoli culture che condividono una lingua senza peraltro rinunciare ai propri linguaggi e costumi locali.

 

La Giornata mondiale della Diversità Culturale

Lo sapevi che, su decisione dell’ONU, il 21 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo?

Questa celebrazione intende valorizzare gli enormi benefici del multiculturalismo come motore di sviluppo sociale, al fine di incoraggiare l’empatia, il rispetto per il prossimo e per la diversità del patrimonio interculturale.

Si tratta di valori che possiamo trasmettere innanzitutto in famiglia, grazie al nostro esempio, ma anche attraverso giochi e proposte semplici e divertenti, vicine ai gusti dei più piccoli.

Desideriamo proporvi alcune attività utili per avvicinare i bambini al concetto di diversità culturale in modo divertente e… facendo pratica con l’inglese.

 

Nueva llamada a la acción

 

Prima infanzia (da 0 a 6 anni):

Canzoni del mondo

A tutti i bambini del mondo piace cantare canzoni. Possiamo cercare e imparare alcune canzoni per bambini in inglese provenienti da diversi angoli del pianeta.

Potete aiutarvi con questi link: ecco il video di una canzone per bambini tipica della Giamaica, mentre qui troverete una raccolta di nursery rhymes proveniente dall’Australia.

Le canzoni risulteranno ancora più divertenti e facili da memorizzare se accompagnate da gesti o da una coreografia.

 

Festa in costume

I travestimenti riscuotono sempre un grande successo fra i bambini. Possiamo andare alla ricerca di fotografie raffiguranti costumi tradizionali appartenenti ad altre culture, per poi cercare di riprodurli con il materiale che abbiamo in casa.

Un sari, un costume da cowboy, una gonna scozzese... Sarà molto divertente ricrearli e in più potremo parlare della provenienza di ogni abito.  

Durante il gioco potremo approfittarne per insegnare ai bambini i nomi in inglese dei differenti capi di abbigliamento (skirt, shoes, hat…) o alcune costruzioni grammaticali come (to dress up, a costume, a fancy dress party...)

 

Elementari (da 6 a 12 anni):

Diversità culturale nei paesi anglofoni

Acchiapparella, rialzo, nascondino, le biglie... sono alcuni dei giochi che hanno fatto divertire un gran numero di generazioni nel nostro paese.

Vi proponiamo di scoprire il corrispettivo di questi giochi in altri paesi anglofoni.

 

“INTRAPPOLATI NEL FANGO”, gioco per bambini tipico dell’Australia.

Si tratta di una variante del nostro “Ce l’hai”. Il giocatore che “sta sotto”, deve inseguire gli altri bambini. Quando riesce a prenderli, questi ultimi devono rimanere congelati, immobili, come se avessero i piedi “intrappolati nel fango”.

In ogni caso gli altri giocatori potranno salvarli, trascinandosi a fatica attraverso il fango che li rallenta. Vincerà l’ultimo giocatore che non rimarrà intrappolato nel fango o colui che riuscirà a prendere tutti gli altri prima che si mettano in salvo.

 

“CHE ORE SONO, SIGNOR LUPO?” gioco tradizionale scozzese.

Questo coinvolgente gioco è diffuso in diverse parti del mondo, seppure con alcune varianti.

I bambini si allineano lungo un lato del cortile o della strada. Uno di loro sarà il lupo e si dovrà posizionare al centro del cortile, dando le spalle agli altri giocatori. I bambini domanderanno: “Che ore sono, Signor Lupo?”. Il lupo pronuncerà un’ora qualunque ad alta voce, per esempio: “Sono le tre!” A quel punto, i bambini dovranno fare quel preciso numero di passi in direzione del lupo.

Quindi, successivamente chiederanno di nuovo l’ora e avanzeranno di nuovo in base al numero di passi indicati dal lupo (qualunque numero fra 1 e 12), avvicinandoglisi con cautela. Quando il lupo lo deciderà, potrà rispondere “È ora di mangiare!”, al che, si girerà e cercherà di acchiappare il maggior numero possibile di giocatori prima che essi ritornino di corsa nel luogo dal quale erano partiti.

Playing hide n seek

 

“MBUBE, MBUBE”, uno dei giochi preferiti dai bambini del Sudafrica.

Il nome di questo gioco, che si pronuncia "Mbubei Mbubei", significa “leone” in lingua zulu, un popolo originario dell’attuale Sudafrica. Si gioca in gruppi di sei o più giocatori: lo scopo è di aiutare il leone a localizzare e catturare un impala.

Si sceglieranno due giocatori che impersoneranno rispettivamente il leone e l’impala. Quindi si procederà a bendarli e a fargli fare un paio di giri su loro stessi per disorientarli un po’. Gli altri partecipanti si disporranno in cerchio inizieranno a chiamare il leone: “Mbube Mbube!".

Se l’impala si avvicina al leone, i giocatori canteranno più in fretta. Viceversa, quando si allontanerà dal leone, allora canteranno più lentamente e con voce più bassa.

Se dopo un minuto il leone non sarà ancora riuscito a catturare l’impala, si sceglierà un altro leone; se invece riuscirà a catturarlo, si sceglierà un altro giocatore per impersonare la preda.

 

Che ne dite di imparare altri giochi e metterli in pratica per una giornata? Assomigliano ai nostri giochi? Che cosa hanno in comune? In cosa si differenziano? Come potremmo spiegare a un bambino di un altro paese come si gioca al nostro gioco preferito?

Il gioco è un linguaggio universale!

 

Multiculturalismo in cucina!

Quali sono i piatti tipici dell’India? E quelli delle Filippine? Cosa si mangia a merenda in Inghilterra? Cosa mangiano a colazione i bambini del Canada?

Cucinare in compagnia dei nostri bambini è sempre un’ottima occasione per trascorrere dei piacevoli momenti famiglia. Possiamo fare scegliere loro il paese anglofono che preferiscono (un mappamondo potrebbe tornare utile), per poi cercare insieme una ricetta. Se si tratta di un testo in inglese o addirittura di un video con una ricetta, sarà ancora meglio!

Leggendo la ricetta inizieremo a familiarizzare con i nomi di alcuni alimenti che magari non consumiamo così spesso, (curry, noodle, Maple syrup, scone…), potremo ripassare i nomi degli utensili da cucina (knife, frying pan, plate) e imparare i verbi presenti nei diversi passaggi da seguire (to chop, to stir, to boil).

Se siete golosi (if you have a sweet tooth, come si suol dire in inglese) vi verrà l’acquolina leggendo questo post su come preparare dolci tipici inglesi.

 

Scuola media (dai 12 ai 16 anni)

Scoprire un nuovo sport

Gli sport rappresentano un modo dinamico ed emozionante per imparare a conoscere una nuova cultura. Possiamo studiarne le regole, scoprire quali sono i giocatori più famosi e approfittarne per ampliare il nostro vocabolario.

Ve la sentite di provare con il cricket? Oppure con il rugby?  Che ne dite del Football americano?

Queste discipline hanno un enorme seguito in numerose nazioni anglofone. Oltre a essere di grande beneficio per i nostri figli per ciò che concerne l’attività fisica, il mondo dello sport rappresenta anche un chiaro esempio di come la passione possa accomunare persone di diversi paesi, religioni e culture.

Mentre vi tenete in forma, vi proponiamo di imparare alcune espressioni tipiche del mondo dello sport che potranno arricchire il vostro vocabolario.

 

In effetti vi sono davvero tante frasi fatte provenienti dal mondo dello sport; eccone alcuni esempi con le relative spiegazioni. Vi potranno essere molto utili, dentro e fuori dallo stadio!

 

  1. To fumble, or to drop the ball: Commettere un errore, fare una gaffe.

Si tratta una tipica espressione del Football americano, in cui il possesso della palla è la cosa più importante.

Quando qualcuno se la lascia sfuggire, mette in pericolo le sorti della partita. In termini colloquiali, “Make a fumble” o “drop the ball” significano commettere un errore imprevisto o assurdo.

“We should have gotten an A with our team presentation, but Andrew dropped the ball there”.

“Avremmo dovuto ottenere un ottimo voto grazie alla nostra presentazione di gruppo, ma Andrew ha commesso un errore incredibile”. 

 

  1. Play hardball: Giocare duro, fare le cose seriamente.

La palla da baseball regolamentare è molto dura, per cui in caso di impatto può anche ferire i giocatori; per questo motivo i bambini e gli amatori giocano a “softball”, utilizzando palle che hanno una consistenza simile a quelle da tennis: ciò permette loro di giocare anche senza caschi e protezioni. Se qualcuno dice, giocare “hardball” significa che intende “mettercela tutta” senza badare all’incolumità degli altri.

“You think this is a joke? OK, we are going to play some hardball now!”

Ti sembra che io stia scherzando? Da questo momento si fa sul serio”. 

 

  1. To call the shots: Dare gli ordini.

Si tratta di un’espressione utilizzata nel mondo del basket. Durante una partita di basket, ogni giocata viene decisa dall’allenatore o dal regista della squadra: essi decidono chi andrà a tiro e chi si occuperà degli altri compiti. La stessa espressione può essere riferita al responsabile di un gruppo di lavoro, a scuola o a casa.

“You want to go to the party? Don’t ask me, your mom is calling the shots here”.

“Ti va di andare alla festa? Non chiedere a me, qui è tua mamma quella che decide”.

 

  1. To throw the towel: Gettare la spugna, arrendersi.

Questa espressione si usa anche in italiano e proviene dal mondo della boxe.

Quando un allenatore capisce che il proprio pugile è al limite delle forze e le sue condizioni fisiche non gli consentono di proseguire l’incontro, ha la possibilità di gettare l’asciugamano all’interno del ring come segnale di resa.

“I don’t know what’s the answer for this math quiz, sorry, I throw the towel”

“Non so davvero come rispondere a questo test di matematica, mi spiace ma getto la spugna”.

Children playing in beach 

Inoltre, visto che ci ritroviamo in questo cocktail di sport, diversità e inglese, possiamo approfittarne per chiarire una volta per tutte l’uso dei verbi da utilizzare per descrivere la pratica di ogni sport.

Con quale sport si usa il verbo “play”, con quale va utilizzato “go” e con quale bisogna usare “do”?

PLAY: si usa con gli sport competitivi in cui è presente una palla. Per esempio, to play soccer, to play basketball o to play golf. Un’eccezione è rappresentata dal gioco degli scacchi: sebbene sia uno sport competitivo non prevede l’uso della palla.

GO: questo verbo si usa con gli sport che finiscono in -ing. Per esempio, go swimming, go running or go cycling.

DO: con gli sport o le attività fisiche in cui non si usa la palla. (I do karate, you do yoga).

 

Parole provenienti da culture diverse

La diversità si manifesta in tutta la sua evidenza quando impariamo una lingua e individuiamo alcune parole provenienti da altre culture. Siamo tutti connessi! Vi proponiamo di trovare tutti insieme delle parole in inglese che provengono da altri paesi o culture.

Ecco alcuni curiosi esempi:

 

PAROLE INGLESI PROVENIENTI DAL FRANCESE

Enterpreneur: il termine “imprenditore”, oggi molto in voga, è un vocabolo di origine francese. Altre parole derivanti sono “entrepreneurship” (imprenditoria) ed “entrepreneurial” (imprenditoriale).

Cafe: il nome francese della bevanda “café”, dà origine a questa espressione adottata in seguito dalla lingua inglese: sta ad indicare un tipo di ristorante informale, spesso caratterizzato dalla presenza di tavoli all’esterno. Vi si serve il caffè, ma non solo. Quando un locale serve esclusivamente (o soprattutto) il caffè, in inglese viene chiamato coffee shop.

Genre: “genere”. In francese questo termine significa “stile” o “tipo”. In inglese “genre” è un termine usato per descrivere una categoria, specialmente in ambito culturale o nel campo dello spettacolo. Questo termine può essere utilizzato in conversazioni riguardanti il cinema, i telefilm, i libri o la musica.

 

PAROLE INGLESI PROVENIENTI DAL TEDESCO

Kindergarten: si tratta dell’asilo, o scuola materna.

Waltz: il celebre valzer, il ballo formale ed elegante per eccellenza, nonché lo specifico genere di composizione musicale, in inglese si scrive proprio come in tedesco. “Waltz” è anche il verbo che descrive l’azione di ballare il valzer.

 

PAROLE INGLESI PROVENIENTI DAL GIAPPONESE

Karaoke: forma di intrattenimento musicale che non ha bisogno di presentazione.

Ninja: in giapponese questa parola significa “spia”, ma in inglese si usa per descrivere una persona vestita di nero e dotata di armi speciali, che attacca in modo inaspettato le proprie vittime. Attualmente, la parola “ninja” viene usata anche per descrivere una persona dotata di abilità uniche, soprattutto in ambito tecnologico.

Tsunami: ecco un’altra parola giapponese presente anche nella nostra lingua. Come saprai, descrive un’onda gigantesca provocata da un maremoto o da un’eruzione vulcanica avvenuta nelle profondità marine.

 

Sei in grado di trovare altre parole? Come credi che abbia fatto ogni parola ad introdursi nel vocabolario inglese?

Analogamente, in questo gioco di scambi creato dalla diversità culturale, anche l’inglese ha influenzato le altre lingue. Ecco alcuni esempi che dimostrano come la lingua inglese abbia influenzato lingue molto diverse fra loro, come il giapponese o l’italiano.

 

 

Giochiamo con gli accenti

In ogni paese l’inglese viene parlato con accenti diversi. Il miglior modo di apprezzare la diversità, consiste nell’individuare i diversi accenti con cui si può parlare una stessa lingua. Aguzzate le orecchie e preparatevi a partecipare a questo ACCENT CHALLENGE!

Questo link vi permetterà di accedere a un "accent challenge" da affrontare in famiglia:  nelle registrazioni potrete ascoltare persone appartenenti a diverse nazionalità che parlano in lingua inglese.

E in quest’altro link della BBC troverete un concorso online per indovinare gli accenti. La persona che legge la frase vive in India, in Perù o in Norvegia? E quella successiva è giamaicana, delle Barbados o statunitense? Fate le vostre scommesse e... Che vinca il migliore!

 

Un’altra versione dell’accent challenge consiste nel diventare imitatori per un giorno.

Possiamo scrivere una frase semplice o cercare le nostre parole preferite in inglese, oppure un’espressione che ci faccia ridere e cercare di leggerla con accento australiano, britannico, statunitense...

Cliccando su questo link troverete un articolo che vi permetterà di accedere ai video di alcune celebrità (da Adele a Nicole Kidman o Ewan McGregor) che potrete cercare di imitare.

Il fatto di ascoltare e ripetere, ancor più se ciò avviene in modo divertente, è un ottimo modo per educare il nostro udito e migliorare la nostra pronuncia.

 

Conoscere, rispettare e vivere la diversità culturale rappresenta una forma di apprendimento davvero affascinante. La possibilità di condividere questa esperienza con i nostri figli ci permetterà di crescere come famiglia. 

 

Nueva llamada a la acción

 

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