Tanto guardando una serie sottotitolata, come navigando sui social, o leggendo un’ e-mail di lavoro, o in un messaggio su WhatsApp dei vostri figli adolescenti o in una ricetta trovata su internet, sicuramente vi ci siete imbattuti. Stiamo parlando delle abbreviazioni, degli acronimi e delle sigle in inglese.
Come sapete a Kids&Us amiamo rendervi le cose un po’ più facili con l’inglese e soprattutto ci piace farlo in modo naturale e divertente.
È per ciò che abbiamo preparato questo post sulle abbreviazioni in inglese che potrete consultare quando necessario... e con la scusa, approfittarne per fare pratica con i bambini e gli adolescenti di casa. Non solo farete bella figura nella vostra prossima email di lavoro, ma conquisterete anche i teenager della famiglia.
Iniziamo dal principio: che cos'è un'abbreviazione? Beh, questa è una domanda facile. Semplicemente, è la versione corta (abbreviata) di una parola o di una frase che viene usata per scrivere più velocemente o per occupare meno spazio. Alcune abbreviazioni sono parte del vocabolario di uso comune. Sono ovunque!
In effetti, l’acronimo è un tipo di abbreviazione. È la formulazione breve di una frase, costituita dalla prima lettera di ogni parola di quell'espressione. Le famose FAQ (Frequently Asked Question) dei siti web che raccolgono le domande più frequenti e gli aka (also known as) che vediamo nei nomi di artisti, sportivi o persone famose, sono acronimi.
Queste rientrano nello stesso ambito linguistico degli acronimi: sono termini formati dall’iniziale delle parole che compongono l’espressione, ma con una sfumatura diversa.
In linea di principio gli acronimi possono essere letti in modo naturale, mentre le sigle, in alcune occasioni, vanno compitate. Ad esempio, quando diciamo BCE, la Banca Centrale Europea, la leggiamo bi-ci-e, ossia stiamo compitando la sigla. Lo stesso succede in inglese, ad esempio per il MIT (Massachusetts Institute of Technology).
A dire il vero, con la massiccia inclusione di questi vocaboli nella nostra vita quotidiana, acronimi e sigle spesso finiscono per divenire sinonimi. Ad ogni modo, NBD (No Big Deal, “non è un problema”), quello che ci interessa è familiarizzarci con il loro significato e con il contesto in cui si usano.
Questo sì, quando si parla di sigle è bene tenere a mente che in inglese l’ordine delle parole è diverso nonostante i vocaboli siano gli stessi, e questo potrebbe generare confusione. Così, ad esempio OGM è GMO (Genetically Modified Organism), ONG è NGO (Non-Governmental Organisation) ed UE è EU (European Union).
Inoltre, ricordate che quando si scrivono, le abbreviazioni potrebbero richiedere un punto finale (Apt., oz., Nov.), mentre le sigle e gli acronimi no.
Vediamo altri esempi pratici.
Nella nostra vita quotidiana, le abbreviazioni le troveremo soprattutto nei messaggi di testo e sui social, ma anche in contesti più formali, come le email di lavoro, le conferenze, gli articoli di giornale o accademici, le conversazioni orali (vi sarà capitato di sentire dei ragazzi esclamare YOLO, LOL o OMG) e in un’interminabile lista di altre situazioni.
Le nuove piattaforme di comunicazione, dove regnano immediatezza e brevità, sono terreno fertile per la creatività... e le abbreviazioni.
Non molto tempo fa abbiamo dedicato un post interamente all’uso delle abbreviazioni nelle chat.
Se non lo avete già fatto, dategli un’occhiata, perché adesso vi sveleremo alcune delle espressioni più utili per decifrare i messaggi che si mandano i vostri figli.
Oltre ai social network, inseriamo anche alcune abbreviazioni tematiche che vi saranno sicuramente utili e con cui potrete praticare la lingua (i colori, i giorni della settimana e i paesi) da una prospettiva diversa.
Nei manuali di istruzioni, nei campionari di pitture o di trucchi, o nei cataloghi di abbigliamento, potreste trovare i colori abbreviati in inglese.
Inoltre, potete ricordare ai vostri figli che le abbreviazioni sono un’ottima maniera per prendere appunti in aula o magari durante una conferenza o un webinar interessante.
Eccoli qui, per non avere più dubbi.
Blue: blu o bu
Yellow: ye
Orange: org o og
Red: rd
Green: gn (dg corrisponde a dark green e lg a light green)
Brown: bn
Black: blk o bk
White: wh
Pink: pnk
Purple: ppl
Gray: gry
Per i messaggi di lavoro o con il gruppo di amici, questo è il modo corretto di abbreviare i giorni della settimana. Ricordate che nella cultura anglosassone, il primo giorno della settimana è la domenica!
Sunday: Sun.
Monday: Mon.
Tuesday: Tues.
Wednesday: Wed.
Thursday: Thurs.
Friday: Fri.
Saturday: Sat.
Se a scuola state lavorando con mappe o statistiche, sicuramente avrete avuto a che fare con le abbreviazioni dei paesi. Ecco i nomi in inglese di ciascuno dei 27 Stati membri dell’Unione europea con la loro abbreviazione riconosciuta internazionalmente.
È un buon esercizio per ripassare la geografia con i più grandi e per mettere alla prova la vostra memoria!
Belgium- BE (Belgio)
Bulgaria- BG (Bulgaria)
Czech Republic- CZ (Repubblica ceca)
Denmark- DK (Danimarca)
Germany- DE (Germania)
Estonia- EE (Estonia)
Ireland- IE (Irlanda)
Greece- EL (Grecia)
Spain- ES (Spagna)
France- FR (Francia)
Italy- IT (Italia)
Cyprus- CY (Cipro)
Latvia- LV (Lettonia)
Lithuania- LT (Lituania)
Luxembourg- LU (Lussemburgo)
Hungary- HU (Ungheria)
Malta- MT (Malta)
Netherlands- NL (Paesi Bassi)
Austria- AT (Austria)
Poland- PL (Polonia)
Portugal- PT (Portogallo)
Romania- RO (Romania)
Slovenia- SI (Slovenia)
Slovakia- SK (Slovacchia)
Finland- FI (Finlandia)
Sweden- SE (Svezia)
La sigla del Regno Unito è UK (United Kingdom), mentre GB sta per Gran Bretagna (Great Britain) e, ovviamente, già conoscete USA (Stati Uniti d’America) e AU (Australia).
In ambito aziendale o nelle email, queste sono le espressioni che incontrerete più comunemente:
FYI per For Your Information. Ad esempio: FYI, I’ll be there at 6pm (Per tua informazione, arriverò alle 18).
ID per Identification: è il modo comune per riferirsi alla Carta d’Identità. Can I see your ID please? (Può mostrarmi il suo documento d’identità, per favore?)
ASAP per As Soon As Possible (il prima possibile).
BTW per By The Way (a proposito). Ad esempio: BTW, Maria is coming to the meeting, too. (A proposito, anche Maria parteciperà alla riunione).
CEO per Chief Executive Officer (direttore generale di un’azienda).
TBA per To Be Announced (da annunciare).
TBD per To Be Determined (da decidere).
TBC per To Be Confirmed (da confermare).
ETA per Estimated Time of Arrival (ora di arrivo prevista).
TL; DR per Too Long, Didn’t Read, (troppo lungo, non l’ho letto). Un messaggio un po’ passive aggressive che implica che un testo, o un’email, è stato ignorato perché era troppo lungo. È comune anche nel gergo di internet.
IDK per I don’t know (non lo so).
IMO/IMHO per In my (humble) opinion (a mio –umile– parere). Ad esempio: IMO, that’s a waste of time. (A mio parere, è una perdita di tempo).
RSVP per Répondez Si Vous Plaît, dal francese: si usa come sinonimo di “è gradita risposta”, spesso nel senso di “si prega di confermare la presenza”.
BYOB per Bring Your Own Bottle: se vedete questa sigla nelle guide dei ristoranti o se vi hanno invitato a una festa o a un picnic, meglio che ne conosciate il significato, dato che vuol dire che non si vende alcol e che è necessario portarsi da bere.
In questo paragrafo presenteremo alcuni degli acronimi che usano maggiormente le nuove generazioni e che sono stati integrati anche in italiano. Li sentirete nelle loro conversazioni e magari li troverete anche stampati su qualche maglietta di marche famose.
YOLO per You Only Live Once: un Carpe Diem moderno molto popolare tra i giovani.
FOMO per Fear Of Missing Out: timore di perdersi qualcosa, in particolare nella vita sociale. Il gergo Millennial e Gen Z è pieno di espressioni di questo tipo.
JOMO per Joy of Missing Out: il contrario di FOMO, cioè il piacere di non partecipare a una festa o a un incontro con gli amici quando non si ha voglia e si preferisce restare a casa.
LOL e ROFL per Laughing out Loud e Rolling on the Floor Laughing: ridere a crepapelle e rotolarsi per terra dalle risate, se una cosa è molto divertente.
OMG per Oh my God! (“Oh mio Dio!”): si usa per esprimere grande sorpresa. C’è anche chi la compita (pronunciandola O, EM, GI) per porre maggior enfasi. “O- M- G!”.
CU: foneticamente, “See You”, un buon modo per salutarsi se non si ha tempo per formule pompose.
XOXO: è la rappresentazione grafica di baci (X) e abbracci (O). Hugs and Kisses!
Come abbiamo già suggerito in altre occasioni, potete trovare molte altre abbreviazioni nel Wictionary di Wikipedia.
In inglese esistono tante sigle quanti sono i contesti e le situazioni. Per sentirci a nostro agio con la lingua, non è sufficiente conoscerne il significato, bisogna sapere in quale contesto usare certe espressioni e comprendere come evolvono nel tempo.
Sapete già che la lingua è un essere vivente, in costante evoluzione, ed è positivo (e affascinante) prestare attenzione ai suoi cambiamenti.