Sicuramente avrai sentito dire più di una volta che i bambini imparano a parlare una nuova lingua più facilmente degli adulti. È anche possibile che tu lo abbia osservato in prima persona, dal momento che al giorno d’oggi è abbastanza comune avere come vicini delle famiglie provenienti da altri paesi, i cui bambini riescono in breve tempo a padroneggiare la nostra lingua in modo più immediato rispetto ai loro genitori. Perché ciò accade? Qual è l’età migliore per iniziare a imparare l’inglese? Numerosi studi confermano che iniziare quanto prima garantisce i migliori risultati in virtù del fatto che il processo di apprendimento dei bambini è diverso da quello degli adulti: è più naturale, più intuitivo e si avvale degli stessi meccanismi cognitivi che si attivano nel cervello per l’acquisizione della propria lingua materna.
Da uno studio del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di un paio di anni fa, emerge che se si inizia a studiare l’inglese in tenera età è possibile conseguire una padronanza equivalente a quella di una persona madrelingua, sebbene sia comunque possibile ottenere eccellenti risultati di apprendimento fino ai 18 anni. Questo è uno dei grandi vantaggi dell’intraprendere lo studio dell’inglese quanto prima: consente ai più piccoli di interiorizzarlo in modo analogo a come acquisiscono la loro lingua materna.
“Imparare una seconda lingua è più facile in uno stadio precoce della vita. Questo studio fornisce la prova finora più convincente del fatto che esiste uno specifico momento della vita dopo il quale la capacità di imparare la grammatica di una nuova lingua diminuisce”, afferma Mahesh Srinivasan, professore associato di linguistica e sviluppo cognitivo presso l’Università della California.
Alla nascita il nostro cervello è pronto e ricettivo all’apprendimento di qualsiasi lingua. A questo, si aggiungono ulteriori fattori che favoriscono l’apprendimento: i bambini hanno più tempo, sono più motivati e provano meno imbarazzo rispetto agli adulti quando si tratta di mettersi in gioco parlando una nuova lingua. Come afferma uno studio condotto presso l’Università dell’Essex, dal momento che i più giovani sono ancora pienamente nel processo di apprendimento della loro lingua materna, risulta per loro più facile affrontare le sfide poste ai più grandi da determinate regole grammaticali o specifiche forme di pronuncia.
Inoltre, molti esperti concordano sul fatto che non sia sufficiente iniziare presto ma che l’insegnamento debba anche essere adeguato rispetto alle specifiche capacità degli studenti delle diverse età e rispetto al processo di apprendimento della propria lingua materna. Questo aspetto emerge, in particolare, da uno studio dell’Università di Barcellona, nel quale trova conferma il fatto che i più piccoli imparano meglio e maggiormente quando l’inglese viene utilizzato come lingua veicolare e non come materia a se stante. In base a questo studio, iniziare prima non garantisce un apprendimento maggiore, a meno che i bambini non entrino costantemente in contatto con la lingua in modo da poterla interiorizzare spontaneamente. Oltretutto, come abbiamo avuto modo di verificare da anni con l’applicazione del metodo Kids&Us presso le nostre scuole, il coinvolgimento emotivo gioca un ruolo fondamentale nell’agevolare l’apprendimento di una nuova lingua.
Facciamo un passo indietro e proviamo a rispondere a questa domanda. La prima motivazione che di solito viene in mente è di garantire loro un futuro ricco di opportunità. Se anche tu hai subito pensato a questo, sei in ottima compagnia! Abbiamo realizzato un sondaggio che ha coinvolto le famiglie dei bambini iscritti presso le scuole Kids&Us e oltre 7.000 genitori concordano nel ritenere che l’inglese non è un’attività extrascolastica negoziabile perché costituisce uno strumento necessario per una vita felice e prospera. In questo post ne parliamo approfonditamente e presentiamo anche i motivi per i quali è tanto importante che i bambini imparino l’inglese.
Alla luce di tutte le evidenze a sostegno dell’importanza di iniziare con l’inglese il prima possibile, questa è effettivamente un’altra domanda molto comune tra i genitori. Quando dovrei iscrivere i miei figli a scuola di inglese? E, quando sono più piccoli, ma non si confonderanno con la loro lingua materna? Possibile che finiscano per non parlare correttamente nessuna delle due? Ebbene, se si tratta di indicare un’età per iniziare, esiste uno studio dell’Università di Washington, basato sulle scuole di Madrid, nel quale si afferma che il periodo più indicato per cominciare a imparare una seconda lingua è tra i sette mesi e i tre anni.
A questo punto per poter beneficiare di tutti i vantaggi di iniziare con l’inglese il prima possibile non resta che scegliere una buona scuola. Ovvero una scuola che rispetti i tempi di apprendimento dei bambini delle diverse età, che consideri l’inglese più di una semplice lingua e che consenta di imparare durante le lezioni e continuare a lavorare a casa con attività divertenti e diverse durante il corso dell’anno.
Noi di Kids&Us abbiamo avuto modo di verificare sul campo l’efficacia di avviare il contatto con la lingua entro i 7 anni di età. Si tratta, infatti, del principio cardine del nostro metodo Natural English, che insegna l’inglese ai bambini seguendo il medesimo processo naturale di acquisizione della lingua materna. Questo approccio fa sì che l’apprendimento della nuova lingua possa avvalersi di tutte le potenzialità cognitive del cervello umano nei primi anni di vita.