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Il ruolo della tecnologia nell'apprendimento significativo dell'inglese

Scritto da Emma Johnson | 05/09/24 10.39

 

Tecnologia e apprendimento. Due parole che, mano nella mano, sono una questione di prim'ordine nel campo della didattica. Quale valore aggiunto apporta la prima al secondo? Come sfruttarla al meglio in ambito educativo? Come insegnare ai bambini e alle bambine a fare un uso utile e responsabile della tecnologia? Le domande che si pongono i diversi protagonisti del sistema educativo sono molteplici.  

Noi di Kids&Us, "pensiamo che il problema da risolvere o la domanda a cui rispondere non sia «tecnologia sì o tecnologia no»", afferma la nostra Chief Product Officer Marta García, "ma quello che dobbiamo fare è un buon uso della tecnologia e utilizzarla in modo sensato e responsabile" 

Per questo motivo, con l'evoluzione della nostra essenza Upgrading the Essence, coniugando l'innovazione pedagogica con l'innovazione tecnologica, abbiamo creato un ambiente integrato dove il percorso di apprendimento individuale e personalizzato è da attività collaborative: esperienze in aula con attività digitali. Nei corsi Animal Planet, l'esperienza di apprendimento è un metagioco che connette lo spazio reale con quello digitale. Un'esperienza globale che si svolge in aula e che continua, si integra e si alimenta al di fuori di questa.  

La questione tecnologica nell'apprendimento 

In un contesto in cui l'uso della tecnologia nell'educazione genera continue controversie, Héctor Ruiz, ricercatore in psicologia cognitiva dell'apprendimento e direttore dell'International Science Teaching Foundation, in un incontro con Marta García, sottolinea che "stanno emergendo molti malintesi che confondono i vari usi della tecnologia e li mettono tutti sullo stesso piano quando, in realtà, ci sono usi i cui vantaggi possono essere messi in dubbio e altri che invece risultano chiaramente vantaggiosi". La questione, quindi, non è l'uso in sé, ma come viene utilizzata e i vantaggi che questo uso apporta: "Quando c'è un uso regolato, controllato ed esplicitamente mirato della tecnologia, quest'ultima fornisce all'apprendimento una quantità di risorse che difficilmente potremmo ottenere senza di essa". 

Nella stessa linea di dibattito, il modo in cui l'innovazione tecnologica converge con la metodologia pedagogica tradizionale è anche uno degli aspetti che suscita maggiore interesse riguardo al tempo e allo spazio concessi a ciascun materiale e ciascuno strumento nelle aule. "Pensare che in futuro useremo la tecnologia o i libri, oppure la tecnologia o la conversazione è una falsa dicotomia.Faremo tutto al momento giusto: useremo la tecnologia laddove può portarci un valore aggiunto", conclude Héctor Ruiz a proposito del rapporto tra materiali tradizionali, come libri o quaderni, e strumenti tecnologici, come tablet, computer o altre applicazioni. 

Una connessione che offre il meglio dei due mondi 

In quest'ottica, in un mondo che connette il reale con il digitale, "quello che vogliamo fare in Kids&Us", sottolinea Marta García, è "coniugare con successo il meglio dei due mondi". Da un lato, tutto quello che l'ambiente in presenza fornisce e genera: "la capacità di interagire e comunicare in modo naturale in un ambiente reale". E dall'altro quello che la tecnologia ci mette a disposizione: "cose che gli esseri umani non possono ancora raggiungere o che non possono essere raggiunte allo stesso modo quando si lavora in gruppo e che, in uno spazio individuale, lo studente o la studentessa può sperimentare e che consentono di moltiplicare le opzioni di successo o di ottimizzare il processo di apprendimento. 

Il motivo di questa connessione dei due mondi, prosegue Marta García, è che "un insegnamento connesso è un insegnamento in cui si ricevono continuamente informazioni su quello che accade nella testa degli studenti e delle studentesse, se stanno imparando correttamente, se stanno comprendendo in modo adeguato, quali difficoltà stanno riscontrando... In questo caso, la tecnologia può aiutare a ottenere quelle informazioni in modo da poter prendere decisioni migliori su cosa fare in seguito". 

My Way: l'esperienza digitale di Kids&Us 

Noi di Kids&Us, in linea con l'evoluzione del nostro metodo, abbiamo creato My Way, il nuovo mondo digitale rivolto esclusivamente ai nostri studenti e alle nostre studentesse, affinché tutto quello che imparano in aula possa continuare a essere approfondito a casa. Un mondo in cui l'interazione e la collaborazione reciproca sono continue per completare le diverse missioni e sfide poste da My Way. In questo modo, come indica Héctor Ruiz, "la tecnologia propone tutta una serie di risorse multimediali, al di là di quelle che può offrirci una lavagna o un libro cartaceo; ci offre l'interattività, la possibilità di imparare attivamente, il che è fondamentale per l'apprendimento". 

"Viviamo in un mondo che è sia fisico che digitale", ricorda Marta García. Un vero e proprio scenario per tutte le età, in cui i più grandi devono educare, orientare e guidare i più piccini. "Le strutture educative hanno la responsabilità di accompagnare i nostri studenti e le nostre studentesse, di aiutarli a essere competenti nel mondo digitale, di sviluppare questa competenza di cui avranno bisogno quando dovranno lavorare o anche in questo momento della loro vita scolastica", conclude la nostra Chief Product Officer, prima di riaffermare che "non possiamo ignorare il fatto che tutto questo fa parte della realtà: dobbiamo accettarlo e renderlo naturale". 

 

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