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Giochi con bambini per proteggere l’ambiente

Scritto da Emma Johnson | 08/06/20 16.23

Durante questi ultimi mesi abbiamo avuto una prova concreta di come l’ambiente sia fondamentale per la nostra sopravvivenza: mentre noi eravamo -  e in parte ancora siamo - costretti a rimanere in casa, la natura ha approfittato per riprendersi i suoi spazi: alcune specie animali si sono spinte fino all’interno delle nostre città, le piante sono cresciute in maniera rigogliosa, il mare e il cielo non sono mai stati più puliti e tersi. Mai come in questo periodo abbiamo compreso come usare nel modo corretto le risorse a nostra disposizione e quanto sia importante proteggere l’ambiente.

 

La sostenibilità e il rispetto per l’ambiente sono alcuni dei valori che noi genitori dobbiamo trasmettere ai nostri figli per garantire loro un futuro: approfittiamo di questo periodo in cui la natura si è risvegliata! Dopo aver trascorso lunghe giornate a casa, anche noi stiamo pian piano sperimentando un po’ di libertà; i nostri figli hanno finalmente la possibilità di uscire e trascorrere qualche ora all’aria aperta: perché non usare queste ore di libertà per insegnare loro a prendersi cura dell’ambiente?

 

Vi abbiamo già suggerito alcuni giochi e attività da fare insieme ai bambini, per educarli al rispetto dell’ambiente: dal riconoscere i materiali riciclabili a usarli per costruire giochi e strumenti musicali. Oggi vogliamo parlarvi di altri giochi e attività da poter fare all’aria aperta, per alleggerire le giornate dei nostri figli, sviluppare la loro coscienza ambientale, senza dimenticare lo studio dell’inglese, of course!

 

Giochiamo agli scienziati: imparare a riconoscere piante, fiori e animali.

 

Il rispetto e la protezione dell’ambiente iniziano dalla conoscenza e dall’osservazione di ciò che ci circonda: approfittiamo delle nostre passeggiate all’aria aperta per imparare in inglese i nomi dei fiori, delle piante e degli animali. Come fare?

  1. Se li abbiamo, diamo loro dei binocoli o delle lenti d’ingrandimento: riusciranno a osservare anche gli elementi più piccoli o più distanti e saranno maggiormente coinvolti nel gioco.
  2. Diamo loro una lista di elementi da osservare. Se l’ambiente che ci circonda lo consente, possiamo anche decidere di usare una sola categoria; ad esempio, alberi diversi tra loro; oppure diverse specie di fiori.
  3. Chiediamo loro di scrivere il nome di ciò che osservano, nella giusta categoria.

 

Per incentivare i bambini, possiamo trasformare l’osservazione in un gioco a punti: assegniamo a ogni elemento alcuni punti; chi riesce a riconoscere un numero maggiore di elementi, vince.

 

Per aiutare i nostri figli a memorizzare quanto osservato una volta a casa, possiamo regalare loro dei libri in inglese sulle piante, sugli animali e sui fiori. Ce ne sono davvero tanti in commercio, ma ecco qualche suggerimento per voi:

  • La collezione Alphabet Books di Jerry Pallotta: ad esempio, The Bird Alphabet Book o The Flower Alphabet Book, che spiega anche quale fiore è più adatto per creare una bambola;
  • Le Take Along Guides di Diana L. Burns e Mel Boring: Wildflowers, Blooms and Blossoms; Trees, Leaves & Bark; Berries, Nuts, And Seeds; Birds, Nests and Eggs; Caterpillars, Bugs and Butterflies; Rabbits, Squirrels and Chipmunks;
  • La collezione Anatomy di Julia Rothman: Nature Anatomy: The Curious Parts and Pieces of the Natural World; Farm Anatomy: The Curious Parts and Pieces of Country Life; Food Anatomy: The Curious Parts and Pieces of Our Edible World.

 

L’osservazione diretta dell’ambiente e dell’habitat naturale degli animali aiuterà i nostri figli a apprendere l’inglese in modo naturale, come insegna il metodo Kids&Us: “seminare” i primi piccoli semi del linguaggio grazie a un’immersione linguistica giornaliera aiuta a sviluppare il potenziale dei bambini, fin dai primi anni di vita. L’apprendimento dell’inglese è favorito dalla connessione con gli interessi e le passioni dei bambini, grazie ad attività che stimolano tutti i sensi. Non a caso, nelle nostre scuole proponiamo anche dei laboratori per stimolare la creatività dei bambini, come ad esempio, il laboratorio Little Chef o il laboratorio Mad Scientist, in cui i bambini scoprono e sperimentano fenomeni scientifici insieme ai genitori.

 

Giochiamo agli artisti: riprodurre piante, fiori e animali.

 

Se i nostri figli hanno delle attitudini più artistiche, possiamo chiedere loro di disegnare le piante, i fiori e gli animali che osservano. Basta un tavolino da picnic pieghevole, fogli di carta e colori ed eccoci pronti per il nostro laboratorio artistico all’aria aperta! Ai bambini più piccoli possiamo chiedere di riprodurre un fiore, una pianta o un animale con il pongo, aiutandoli poi a imparare il nome in inglese.

 

Come ogni artista che si rispetti, però, prima impariamo come fare in casa i colori e i materiali per le nostre creazioni. Sarà l’occasione per educare i bambini al riciclo, approfittando di un’attività che i bambini amano particolarmente: “pasticciare” in cucina. Già perché invece di comprare colori e plastilina, possiamo crearli con materiali che abbiamo in casa: perché anche riciclare è un’arte da imparare!

Vediamo subito come.

 

Creare colori naturali

Sappiamo bene che tutti i bambini amano colorare e molti di loro amano colorare con le dita, con il rischio di venire a contatto con materiali tossici. Possiamo evitare questo pericolo, creando in casa i colori con materiali naturali: un bel risparmio e una bella attività da fare insieme ai bambini.

 

Gli ingredienti per la base:

  • Una tazza di amido di mais;
  • Una tazza di farina;
  • Due cucchiai di sale;
  • Tre tazze d’acqua.

La preparazione è molto semplice: basta mescolare insieme tutti gli ingredienti. Una volta ottenuto un composto omogeneo, scaldare a fuoco lento in un pentolino finché non avrà la consistenza dei colori a tempera. Versare in dei contenitori di vetro e lasciare raffreddare. Una volta freddato, potremo aggiungere i coloranti naturali per ottenere i nostri colori! Ecco qualche esempio: per il rosso possiamo usare del succo di pomodoro, delle barbabietole cotte o delle fragole; possiamo aggiungere un po’ di succo di rapa per il rosa; possiamo creare il giallo con lo zafferano o la curcuma in polvere; il verde con prezzemolo o menta frullata; il blu schiacciando dei mirtilli; il marrone con la polvere di caffè o di orzo. Insomma, abbiamo l’imbarazzo della scelta: i colori in natura ci sono già, basta saper trovare l’abbinamento giusto per crearli.

 

Il pongo fatto in casa

Così come per i colori, possiamo creare in casa anche un pongo naturale e completamente atossico. Ecco cosa ci serve!

 

Gli ingredienti:

  • 2 tazze di farina bianca;
  • 2 tazze di acqua;
  • 1 tazza di sale finissimo;
  • 1/2 tazza di amido di mais;
  • 2 cucchiai di olio di semi;
  • 2 cucchiai di succo di limone;
  • coloranti alimentari;
  • aromi naturali per profumare (essenza di lavanda, vanillina etc.)

Se possibile, passate il sale al frullatore per renderlo finissimo. Mettete farina, sale, amido di mais, olio di semi, limone e acqua a temperatura ambiente in un pentolino. Fate cuocere a fuoco medio, mescolando, finché il composto non diventa denso (circa 5 m). Lasciate raffreddare e formare dei panetti, tanti per quanti colori volete realizzare. Aggiungete a ogni panetto qualche goccia di colorante alimentare. Lavorate l’impasto per far assorbire il colore: l’effetto finale deve essere un panetto morbido, facile da manipolare. Se volete, aggiungete un aroma naturale per profumare i panetti. Potete conservare il pongo fatto in casa in frigo in un barattolo di vetro per circa 3 mesi: se si dovesse indurire, basterà manipolarlo un po’ con le mani bagnate per rendere il panetto più morbido.

 

Giochiamo agli agricoltori: impariamo a coltivare un orto, a piantare arbusti e a coltivare fiori.

 

 

Se abbiamo un giardino a disposizione, un’altra attività da poter fare insieme ai bambini è quella di seminare alcuni ortaggi e imparare a curare le piante: un ottimo modo per spiegare la sostenibilità ai bambini, dimostrare cosa vuol dire l’espressione “a chilometro zero”, responsabilizzarli e continuare l’insegnamento dell’inglese anche a casa. E chissà non sia anche il modo di convincere alcuni bambini a mangiare tutte le verdure!

 

Scegliamo con cura lo spazio in cui realizzare il nostro orto casalingo, in cui piantare i nostri fiori o piccoli alberi. Coinvolgiamo i bambini fin dalla fase della progettazione, spiegando loro cosa serve per far crescere bene una pianta e approfittiamo di questa opportunità per far loro imparare i nomi di semi, piante e fiori in inglese. Vi consigliamo di fare un giro sul sito web di The Measured Mom, che ha una splendida sezione di libri in inglese dedicati proprio ai semi e alle piante, con consigli adatti a tutte le fasce d’età.

 

Questi sono solo alcuni suggerimenti per attività educative utili all’apprendimento dell’inglese e allo sviluppo psicofisico dei nostri figli: dopo questi mesi difficili, aiutiamoli a riconquistare un po’ di normalità!

 

E voi avete suggerimenti su altre attività sostenibili da fare insieme ai bambini?